Golfo Aranci – La società con la Pirelli Re stenta. La Regione apre il tavolo su Baia Caddinas.
Mattoni e carte bollate, ingegneri e avvocati, progettisti e denunce. Intorno alla Stu di Golfo Aranci, in questi tre anni, l’urbanistica ha fatto a cazzotti con i tribunali. Tanto che ora le ruspe si sono fermate, i lavori riguardano solo opere di contorno, mentre le richieste di chiarimenti sono molteplici è arrivano dalla Procura, Regione, presidenza del consiglio dei ministri e Unione europea. Per la verità, ieri, all’amministrazione golfarancina è arrivata una buona notizia.
La direzione regionale della pianificazione urbanistica, infatti, ha sospeso il procedimento relativo ai lavori di Baia Caddinas, assecondando la richiesta del Comune di aprire un tavolo tecnico sulla vicenda. Sugli interventi edilizi in quell’angolo di costa era stata infatti aperta anche una procedura di infrazione lo scorso anno da parte della Commissione europea.
“Siamo soddisfatti – dice il vicesindaco e assessore all’urbanistica Giuseppe Fasolino -. Significa che alla Regione hanno dato ascolto alle nostre istanze. Noi siamo certi, e con noi anche la Pirelli Re, che tutto sia in regola, e che per costruire in quel tratto non ci sia assulutamente bisogno delle procedure di Valutazione d’impatto ambientale. Il tavolo tecnico servirà, in poche parole, a sgombrare il campo dagli equivoci, vedere in maniera approfondita documenti, carte, planimetrie e quant’altro. Alla fine, sono certo, le ruspe potranno essere finalmente e definitivamente riaccese”.
Se la questione delle ricadute paesaggistiche nella zona di Baia Caddinas sembra forse potersi risolvere pacificamente, rimane aperto il file relativo alla costituzione della Stu, quel bando di gara che è finito sotto i riflettori della magistratura prima e, notizia di ieri, anche della Commissione europea.
“Sono certo – ribadisce il vicesindaco di Golfo Aranci – che anche in questo caso le cose siano in regola. Abbiamo praticamente ultimato, comunque, la documentazione che tra pochi giorni invieremo alla struttura di missione della presidenza del consiglio dei ministri che poi la ritrasmetterà alla Commissione europea”.
Da Bruxelles, alla fine di agosto era arrivata una richiesta di chiarimenti sul bando di gara che aveva designato la Pirelli Re socio privato della Stu. Una missiva che sottolineava anche le irregolarità denunciate in una petizione indirizzata alla Commissione europea.
A fine luglio, invece, era stata la guardia di finanza a visitare gli uffici comunali, dietro mandato della Procura di Tempio. L’indagine è ancora in corso, ma nel frattempo sono finiti nel registro degli indagati il sindaco Sergio Memmoli, l’architetto Sandra Deiana, e il direttore generale del comune di Olbia Giovanni Achenza, questi ultimi due esperti nel campo delle società di trasformazione urbana, tanto da dare un contributo fondamentale nello studio di fattibilità della stessa Stu.
La Nuova Sardegna del 26/09/2008