Parcheggio selvaggio nell’oasi di Cala Moresca

Golfo Aranci – Le auto dei turisti invadono le spiagge e le pinete. Assalto anche a Capo Figari.
Il richiamo della natura è irresistibile ma di scarpinare non se ne parla. Accade così che gli automobilisti e motociclisti tirino dritti tra le bellezze di Cala Moresca, incuranti del divieto di transito. Ed è presto parcheggio selvaggio, alla faccia della tutela ambientale: macchine infilate tra gli alberi o comodamente in sosta vicino alle calette. Tutto ciò sebbene esista un parcheggio dove si dovrebbero lasciare auto e moto per proseguire a piedi o in bici.

L’ultima pesante incursione dei motori è avvenuta il primo maggio, giornata di festa accompagnata da un caldo sole. Una giornata ideale da trascorrere tra le bellezze della riserva naturale di Capo Figari e Cala Moresca, soprattutto dopo aver appurato l’assenza di controlli che potessero scongiurare multe salate. Quando è avvenuto, lo racconta attraverso numerose foto una lettrice, Isabella Bazzi, che lamenta come il divieto di transito non venga rispettato da molti automobilisti e motociclisti, “i quali – dice – anzichè lasciare i mezzi nell’apposito parcheggio all’ingresso dell’area, proseguono fino al bosco che precede Cala Moresca nonchè addirittura ai bordi delle splendide calette. Stento a credere che tutte le venticinque auto da me fotografate avessero l’autorizzazione come invece richiesto dal cartello che indica il divieto. Se così fosse mi chiedo con quale criterio siano state rilasciate”.
Dal comando della polizia municipale confermano la cattiva condotta di molti automobilisti che raggiungono il sito naturale. “Il più alto numero di sanzioni per divieto di transito nel nostro comune – spiega il comandante Mario Fasolino – riguarda proprio Cala Moresca”.
Il divieto esclude ovviamente i residenti della zona e i portatori di handicap mentre sono autorizzati al transito solo coloro che svolgono detterminati servizi (rifornimento alle abitazioni o intervento di manutenzione), per il resto è off limits per qualsiasi categoria di auto e moto: “si può accedere solo a piedi o in bicicletta”, sottolinea il comandante. Che a proposito dei controlli spiega come nella bassa stagione e durante i mesi invernali debbano essere necessariamente ridotti vista la carenza di personale in servizio. “Da qualche giorno, però, – aggiunge ancora Fasolino – abbiamo ripreso in maniera continuativa a vigilare nella zona e d’estate i servizi s’incrementeranno ulteriormente, come ogni anno”.
L’offensiva al parcheggio selvaggio è pronta.

La Nuova Sardegna del 08/05/2008