Golfo Aranci – L’approvazione del bilancio di previsione sta creando un bel po’ di gratacapi all’amministrazione comunale. Che per due volte ha portato in discussione il documento contabile rinviando in entrambe le sedute l’argomento. Il secondo scivolone è di due sere fà: la mancanza della firma del responsabile del servizio affari generali sulla proposta di delibera per l’approvazione del bilancio ha suscitato le accese contestazioni dell’opposizione.
Ma il fatto ha agitato anche gli animi della maggioranza, tanto che il vicesindaco Giuseppe Fasolino ha chiesto le dimissioni del segretario comunale, Ezio Alessandri. Tutto ciò mentre pende sul Comune la spada di Damocle della Regione che ha dato l’ultimatum essendo trascorso il termine del 31 maggio previsto per la deliberazione del documento contabile: se entro 30 giorni il consiglio non approverà il bilancio, nominerà un commissario ad acta che lo farà in via sostitutiva e nel contempo saranno attivate le procedure per lo scioglimento del consiglio comunale.
Le sorprese in aula sono iniziate subito con l’intervento del consigliere dell’opposizione Andrea Viola – seguito poi da Mario Chiocca e Vito Frau -, il quale ha fatto notare “la grave irregolarità”: nella proposta di delibera per l’approvazione del bilancio allegata alla documentazione a lui consegnata, mancava la firma del responsabile del servizio affari generali e finanziario, Isidoro Usai. La maggioranza ha quindi chiesto una sospensione. Al rientro in aula, il vicesindaco ha contestato l’operato del segretario comunale che aveva consegnato la documentazione senza firma e ha chiesto le sue dimissioni mentre il bilancio è slittato per la seconda volta dopo essere stato già rinviato sempre per problemi relativi alla documentazione. “Riteniamo che la responsabilità sia di chi non ha firmato e non del segretario comunale”, dice Viola addossando le colpe ai politici “che si sono assunti anche la responsabilità del servizio”.
“L’opposizione poteva far notare il problema ma consentirci comunque di andare avanti – ribatte Fasolino -. Invece continuano a fare ostruzionismo senza mai proporsi in maniera costruttiva, neppure per il bene del paese”.
La Nuova Sardegna del 18/06/2008