Rudalza – I vigili urbani segnalano alla Procura i casi di inciviltà. Il Comune dichiara guerra alle discariche abusive. O meglio, agli utenti col vizietto di disfarsi dei rifiuti dive capita, incuranti del buon senso.
Dagli uffici del comando della polizia municipale, sono partite recentemente due segnalazioni alla Procura nei confronti di altrettanti cittadini dal pollice poco verde che anzichè utilizzare il servizio gratuito di racolta di rifiuti ingombranti preferivano scaricare i materiali in prossimità della strada, all’ingresso di Rudalza.
Qui, nell’incrocio con la strada provinciale numero 16 (che conduce alla stazione ferroviaria della località), i rifiuti sembrano aver trovato terreno fertile. “Non facciamo in tempo a bonificare l’area – spiega l’assessore all’ambiente Isidoro Usai – che subito se ne forma un’altra. Eppure esiste un servizio di raccolta a domicilio gratuito svolto dalla De Vizia (numero verde 800905100). Non capiamo quindi l’attegiamento illecito di certi cittadini, per fermare il quale abbiamo deciso di ricorrere alla linea dura”. Gli accertamenti condotti dal comando della polizia municipale hanno portato nelle ultime settimane alla segnalazione alla Procura della Repubblica di Tempio di due persone, beccate da altri cittadini mentre scaricavano nella zona, dove tra l’altro sono stati posizionati i cassonetti per la differenziata. L’amministrazione comenale intende insomma alzare la guardia sul fenomeno e annuncia che rafforzerà il monitoraggio delle zone più a rischio attraverso l’istituzione della videosorveglianza.
Oltre alla discarica “incriminata” di Rudalza ci sono altri siti nel territorio da bonificare, otto quelli individuati nell’ambito del progetto “Sardegna fatti bella” per il quale la Regione ha previsto un finanziamento di 58 mila euro, progetto che sta per prendere il via.
Alcuni cittadini segnalano, poi, un’altra discarica che sta sorgendo vicino al campo sportivo. Una novità sul fronte dei rifiuti è la recente convenzione che il Comune ha stipulato per un anno con la Sardegna compost per la raccolta di materiale da giardinaggio. Sfalci e potature di piante dovranno essere gettati in appositi cassoni (venti metri cubi l’uno) che la società sistemerà in nove punti nel territorio. “Il materiale di compostaggio prodotto – conclude l’assessore – può essere acquistato a prezzo di costo”.
La Nuova Sardegna del 25/07/2008