Golfo Aranci, Moby resta ancora alla finestra

Golfo Aranci – Le navi della Moby non approderanno nello scalo golfarancino, il prossimo anno: la domanda di attracco presentata all’Autorità portuale ad agosto dalla compagnia di navigazione non è stata confermata nella programmazione del Piano accosti 2009, in fase di elaborazione da parte dell’Autorità portuale e marittima.. Ma se la Moby resta al largo, una nuova compagnia si affaccia all’orizzonte: le navi della Di Maio solcheranno le acque golfarancine durante l’estate.

Problemi strutturali del porto, spiega la Moby, tengono al palo l’armatore, già di casa all’Isola Bianca, che ha messo in un cantuccio il progetto senza però abbandonare l’idea del suo ingresso anche nel secondo scalo gallurese, dove tra l’altro è candidato per la gestione dei servizi portuali. Una corsa che vede in campo anche la Sardinia Ferries, la sola ad operare a Golfo Aranci, concessionaria anche del piazzale. “L’unico ormeggio libero è quello dell’ex ferrovie ma per poterci attraccare le nostre navi va ristrutturato – spiega Vincenzo Onorato -: è necessario il dragaggio del fondale, manca il dente di attracco. Ci sono, insomma, una serie di problemi strutturali che non ci consentono di andare. Ma la domanda che abbiamo presentato, dimostra il nostro interesse per quel porto. Dove vorremmo che ci venisse affidata anche la gestione dei servizi portuali. Olbia è un porto aperto: operano la Moby, la Tirrenia, la Snav. A Golfo Aranci opera solo la Sardinia Ferries e affidargli la gestione dei servizi portuali significherebbe precludere l’ingresso ad altre compagnie, cosa che non vogliamo – sottolinea l’armatore -. Per il Piano accosti 2009, confermiamo l’operativo su Olbia ma ribadiamo anche la volontà di portare le nostre navi a Golfo Aranci quando i problemi strutturali saranno risolti. Saremmo disposti a fare noi stessi i lavori necessari”.
Niente Moby, insomma. Ma in banchina è tempo di manovre per rilanciare un porto dai numeri in caduta libera: da gennaio a settembre, si è registrata una perdita del 15,16%, quasi 150 mila passeggeri in meno rispetto al 2007. Una crisi che vede l’Autorità portuale impegnata in prima linea per fronteggiare l’emorragia in atto: il presidente Paolo Piro, incaricato dal comitato portuale, sta cercando nuovi armatori interessati a investire sul porto. E arrivano le prime novità: la Di Maio ha scelto di portare le sue navi in questo scalo, anziché a Olbia. “Dal 1 giugno al 30 settembre – spiega Piro – la compagnia garantirà collegamenti con Napoli, tre volte la settimana”. Un’iniezione di utenti per rivitalizzare lo scalo. Che tra l’altro, perderà la linea estiva con Piombino, non rinnovata dalla Sardinia Ferries. “Una grande compagnia di navigazione ha già fatto un sopralluogo nel porto, ritenendolo idoneo – anticipa il presidente Piro – l’obiettivo è attivare un collegamento giornaliero con Genova”.

La Nuova Sardegna del 21/11/2008